007 First Light presenta un James Bond diverso dal solito, e anche da HITMAN
IO Interactive si è fatta un nome grazie alle gesta dell'Agente 47 e alle sue uccisioni a sangue freddo in HITMAN, ma non ha alcuna intenzione di accontentarsi di un'unica serie.
Anni dopo l'anteprima del 2020, il gioco che sancisce l'ingresso di IO nel mondo di James Bond, intitolato 007 First Light, ha finalmente visto la luce appena prima del Summer Game Fest. La presentazione di questa storia delle origini dell'agente 007 all'IOI SHOWCASE non è stata solo un'immersione in questo nuovo titolo dedicato a Bond, ma anche un'introduzione ad alcuni dei personaggi principali che l'agente segreto incontrerà lungo la strada.
Dopo l'IOI SHOWCASE abbiamo avuto l'opportunità di parlare con Martin Emborg, responsabile dei filmati e del comparto narrativo di 007 First Light per conto di IO, e abbiamo discusso di argomenti quali la difficoltà di affrontare un franchise con una storia così lunga e il modo in cui il team farà sì che questo nuovo gioco di 007 si regga sulle proprie gambe, senza trasformarsi in una sorta di HITMAN alternativo.
Agitato, non mescolato
Quando gli è stato chiesto cosa distingua 007 dall'Agente 47, Emborg ha riassunto i suoi pensieri in due parole: il personaggio.
"È un'esperienza molto incentrata sul protagonista", ha affermato Emborg. "In HITMAN, il Tristo Mietitore entra in una stanza piena di persone che vivono la loro vita, ma una di loro deve morire e il giocatore può decidere quale strada imboccare per far sì che ciò accada. Un ritmo del genere non si addice affatto a un'esperienza in stile Bond. Il nostro è un gioco di azione e avventura completamente incentrato sul personaggio di James Bond e sui suoi tratti distintivi".
Questo principio vale anche nell'ottica di un confronto tra il Bond di IO e le altre versioni dell'agente segreto. IO vuole che il suo James Bond sia allo stesso livello di Connery, Moore, Brosnan, Craig e gli altri. Tuttavia il team è consapevole che, realizzando un gioco con Bond come protagonista, non si possono ignorare oltre sei decenni di storia del personaggio articolata in film, libri e altri media.
"Bond esiste da 62 anni e ha attraversato diverse generazioni. È la prima volta che i miei genitori hanno un'idea di quello che faccio", ha scherzato Emborg. "Dal punto di vista della cultura pop, abbiamo tutti Bond nel sangue. Non si può fermare la storia, perciò sapevamo che non potevamo ignorarla se volevamo che il gioco funzionasse davvero".
Anche se sono state svolte ricerche approfondite durante l'ideazione di 007 First Light, il team non ha mai avuto l'intenzione di limitarsi a prendere e assemblare le parti migliori delle varie incarnazioni di James Bond negli altri media. "Non ci siamo dedicati a selezionare il meglio perché il nostro obiettivo non era quello di riassumere", ha spiegato Emborg. "Vogliamo creare qualcosa di contemporaneo offrendo un punto di vista originale".
Le origini del Doppio Zero
L'idea di realizzare un prequel della storia di Bond è piaciuta a Emborg e al team per molte ragioni, ma una motivazione chiave è stata quella di colmare alcune lacune relative alle origini dell'agente segreto. James Bond ha molti tratti distintivi: la sua auto, il modo in cui preferisce gli venga servito il cocktail che ama e così via. Ma la domanda fondamentale che IO si è posta per 007 First Light è semplice: come ha fatto Bond a diventare Bond?
Questo non vuol dire che assisteremo a un mero resoconto sulla formazione di Bond a partire dall'inizio. Emborg si è affrettato a chiarire che il James Bond di IO avrà un carattere forte e ben definito. "Non sarà una versione 'annacquata' dell'agente", ha precisato.
Il rischio insito nella scelta di IO di adottare un approccio originale al personaggio e alla storia di James Bond è quello di delineare una figura troppo diversa dallo 007 amato dai fan di lunga data, che potrebbero quindi allontanarsi. Emborg ha spiegato che rischi di questo genere sono stati presi in considerazione e che la nuova versione di Bond sarà in grado di affascinare non solo i nuovi fan, ma anche quelli che seguono l'agente da tempo.
"I rimandi sono talmente tanti da soddisfare anche gli ammiratori più irriducibili di Bond", ha affermato Emborg. "Abbiamo inserito molti elementi e frasi che risulteranno familiari ai fan, ma allo stesso tempo siamo stati attenti a evitare che i riferimenti intralciassero la trama. Si tratta di un problema che spesso affligge le storie delle origini e abbiamo cercato di evitarlo".
Anche se l'obiettivo è creare una storia originale di James Bond, Emborg e il suo team riconoscono il privilegio di poter contribuire narrativamente a un franchise di tale portata. A volte l'associazione con un nome celebre come quello di James Bond comporta enormi ostacoli, ma Emborg crede che il team sia riuscito a gestirli nel migliore dei modi.
"Tutte le persone coinvolte si sono dimostrate davvero motivate nel rendere giustizia a James Bond", ha spiegato Emborg. "Ovviamente, volendo apportare grandi cambiamenti, mi sono chiesto spesso se i fan sarebbero rimasti spiazzati da alcune nostre scelte, ma in realtà è stato un lavoro davvero gratificante. Ce la stiamo mettendo tutta, ed è fantastico".
007 First Light uscirà nel 2026 sull'Epic Games Store. Aggiungilo alla tua lista dei desideri!