Sfarzoso, festoso, energico: Evo 2024 è una celebrazione dei picchiaduro
31.07.2024
Di Jason Fanelli, collaboratore
L'Evolution Championship Series, o "Evo" in breve, è un evento annuale di gioco competitivo che si basa esclusivamente sui picchiaduro. Street Fighter, Mortal Kombat, Guilty Gear, Tekken e molti altri sono sotto l'occhio dei riflettori mentre giocatori provenienti da tutto il mondo si radunano a Las Vegas per accaparrarsi un pezzetto di gloria.
Evo 2024 non solo ha stabilito un record di presenze nell'ambito dell'evento stesso, ma i suoi oltre 10.000 iscritti lo hanno reso anche il più grande raduno di gioco competitivo nella storia. Tuttavia, la competizione occupa solo metà del Las Vegas Convention Center: l'altra metà celebra il passato, presente e futuro dei picchiaduro, con una sala congressi che non ha niente da invidiare a quella dell'ormai defunto E3.
Durante un caldo fine settimana di luglio a Las Vegas abbiamo dato un'occhiata alle aree espositive di Evo 2024, osservato partite, chiacchierato con gli organizzatori e avuto l'occasione di provare FATAL FURY: City of the Wolves. Tra reliquie passate, azioni presenti e promesse future, l'esperienza all'Evo è tale da lasciare un po' stordito qualunque amante dei giochi di combattimento.
L'evoluzione dell'Evolution
Dopo anni al Mandalay Bay Convention Center e Arena, l'Evo di quest'anno si è spostato nel padiglione ovest del Las Vegas Convention Center, la sede più grande che l'evento abbia mai visto. Mark "MarkMan" Julio, che si occupa di sviluppo aziendale per conto dell'Evo, attribuisce il trasferimento non solo ai concorrenti, ma anche ai fan.
"Stando alle vendite dei biglietti, sappiamo che ci sono più spettatori che concorrenti: fenomeno mai accaduto prima d'ora" ha spiegato Julio. "Sono accorse famiglie intere, c'è chi ha portato gli amici e molte delle persone con cui ho parlato erano alle prime armi. Nel complesso è un'esperienza grandiosa."
Non sono molte le community del mondo videoludico che hanno l'opportunità di celebrare il proprio genere preferito in questo modo. A detta di Rick "TheHadou" Thiher, direttore generale dell'Evo, il termine "community" non basta a esprimere quanto siano cresciuti i giochi di combattimento negli ultimi anni.
"Quando si parla di una realtà globale, credo che la parola 'community' sia troppo limitativa. L'Evo è diventato il punto di riferimento per quella che si è sviluppata come cultura a sé stante" ha affermato Thiher. "Siamo un punto di ritrovo per quello che oramai è un fenomeno vecchio di decenni."
Ciò che rende l'Evo un punto di ritrovo, secondo Thiher, è la capacità di saper equilibrare la competizione e la celebrazione di tutti i giochi di combattimento.
"Penso che sia molto importante essere consapevoli del passato, del presente e del futuro dei picchiaduro, perciò avere un riscontro in tal senso è una conferma" ha spiegato. "Non conosco nessuno a cui non piaccia ricevere conferme e che non ami la consapevolezza perciò, volendo combinare questi due elementi in una sola competizione, abbiamo creato un'esperienza che potrà anche non essere esclusiva nelle sue singole componenti, ma che di certo è esclusiva nel suo insieme."
In parte competizione, in parte convention
La disposizione del Las Vegas Convention Center per Evo 2024 mostra il suddetto equilibrio tra competizione e celebrazione all'opera: il piano è sostanzialmente diviso in due. La prima metà ospita l'arena, un punto di osservazione da 9.000 posti riservato alle partite finali di ciascuno degli otto tornei in programma. La combinazione di posti a sedere a terra e da stadio, presi in prestito dal Gran Premio di Las Vegas di F1, crea un ambiente immerso nel blu dell'Evo che ricorda lo stile dei gladiatori ed è più che all'altezza dei momenti di campionato che ospita.
Poco fuori dall'arena si trovano le principali aree di gara, che consistono in file di tavoli attrezzati con monitor e PlayStation 5. È qui che avviene la magia: gli oltre 5.000 partecipanti al torneo di Street Fighter 6 rimangono in quei sei fortunati che ogni fan aspetta di vedere domenica all'arena. Al termine dei tornei, queste postazioni si trasformano in aree di gioco aperte in cui i fan possono sfidarsi nel tempo libero.
L'altra metà dell'Evo, invece, ha le fattezze di una qualsiasi altra convention di videogiochi: schiere di venditori e artisti vendono i propri articoli e imponenti stand a tema, incentrati sui giochi di combattimento attuali e futuri, invitano i partecipanti a prendere in mano un controller. PlayStation, che ha acquisito Evo nel marzo 2021, ospita uno stand di Astro Bot presentandolo a chiunque si mostri interessato. Ma a parte poche eccezioni, ogni stand, banco e artista alla convention ha come tema centrale i giochi di combattimento.
Forse il settore più sbalorditivo del piano è il museo, uno spazio che celebra la storia del genere con opere d'arte e controller per picchiaduro che abbracciano decenni. Tra i vari articoli, troviamo la copertina originale della versione Super Nintendo di Street Fighter 2, un raro poster olografico di Marvel Vs. Capcom 2 risalente agli arcade giapponesi del 1999 e rari esemplari di Tekken 7 nello stile tradizionale giapponese. Jesse "J-Ryu" Yu, artista e curatore dell'Evo Museum, per descrivere la sensazione che tali opere d'arte suscitano in chi è cresciuto con questi giochi propone un'astuta analogia con la musica rock.
"Se una persona ascolta il rock e sente citare la copertina di un album, pensa subito ai Led Zeppelin e al disastro dello Zeppelin, oppure ai Beatles che attraversano Abbey Road" ha raccontato Yu. "L'arte dei giochi di combattimento funziona allo stesso modo: quando ci pensi, ti riporta alla mente un momento della tua vita, crea un punto di riferimento ed esemplifica il tuo amore per questi giochi."
Fatal Fury dà il meglio di sé
Se è vero che la competizione rappresenta il presente e il museo simboleggia il passato, allora si può dire che lo stand SNK nell'area espositiva porta alto lo stendardo dei picchiaduro futuri. Qui abbiamo la possibilità di provare in anteprima FATAL FURY: City of the Wolves, il primo capitolo della serie di combattimento di SNK dopo Garou: Mark of the Wolves del 1999.
La demo presenta cinque degli otto membri del cast attualmente annunciati:
- Terry Bogard, protagonista di lunga data della serie.
- Rock Howard, figlio adottivo di Terry e figlio biologico del cattivo Geese Howard.
- Preecha, esperta di Muay Thai e allieva di un altro pilastro della serie, Joe Higashi.
- Marco Rodrigues, maestro brasiliano di arti marziali.
- Vox Reaper, assassino di strada e unico nuovo personaggio della demo.
In battaglia, le meccaniche di base ricordano quelle di un normale picchiaduro in 2D: ogni pulsante conferisce una diversa forza d'attacco, si effettuano mosse speciali con specifiche combinazioni di movimento tramite i tasti direzionali e a mano a mano si accumula una barra per poter sferrare attacchi più potenti. Tuttavia, ci sono due elementi chiave che contraddistinguono FATAL FURY: City of the Wolves, ovvero il sistema REV e il S.P.G.
Il sistema REV include mosse potenziate, contrattacchi speciali e non solo, il tutto segnalato dall'indicatore circolare REV sullo schermo. A mano a mano che si utilizzano queste mosse, l'indicatore REV cresce. Tuttavia, a differenza delle tipiche barre dei giochi di combattimento, è preferibile che non raggiunga il suo massimo, altrimenti si rischia di entrare in uno stato di surriscaldamento che blocca l'accesso a queste meccaniche speciali e bisogna aspettare che l'indicatore si svuoti per potervi accedere di nuovo. È un modo astuto per fornire ai giocatori più strumenti e allo stesso tempo assicurarsi che non se ne abusi al punto da trasformare ogni partita in un guazzabuglio di REV.
S.P.G., o "Selective Potential Gear", è una meccanica più strategica: prima dell'inizio di una partita, è possibile designare un terzo della propria barra della vita in modo che sia a portata di S.P.G.. Se durante i combattimenti la barra di salute rientra in quel raggio d'azione, si recupera lentamente la salute, l'indicatore REV non si riempie così rapidamente e si ha accesso all'attacco più potente del proprio personaggio, oltre ad altri vantaggi.
La corretta collocazione del raggio d'azione S.P.G., a sua volta, rappresenta una decisione in grado di cambiare il corso della partita ancor prima di sferrare il primo pugno. Va posizionato all'inizio della salute in modo da sopraffare subito l'avversario oppure è meglio tenerlo per la fine usandolo come meccanismo di rimonta? Hai il potere di scegliere in base al tuo stile di gioco, il che rende ogni partita di Fatal Fury estremamente avvincente.
Combattere per il futuro
Il primo evento dell'Evolution Championship Series si è tenuto nel 2002 presso l'UCLA, nel sud della California, e prevedeva solo tre giochi. Ora, Evo è diventato un fiore all'occhiello per gli appassionati di picchiaduro, un'oasi nel deserto ricca di combattimenti e divertimento grazie a una moltitudine di serie che hanno resistito alla prova del tempo. Con altri giochi all'orizzonte e altri contenuti in arrivo che riguarderanno gli aspetti più amati dal pubblico, l'immediato futuro di questo genere sembra più radioso che mai.
Il cammino dell'Evo si prospetta altrettanto radioso, dato che si è affermato come "punto di ritrovo" per i giochi di combattimento nel loro complesso, ed è diventato un modello di come una convention di videogiochi possa spiccare in questa era post-pandemia. Gli organizzatori hanno annunciato nuovi eventi in arrivo a Los Angeles, Tokyo e Francia, oltre al primo viaggio a Singapore nel 2026.
La NFL ha il Super Bowl. Il calcio ha la Coppa del mondo. I giochi di combattimento hanno l'Evolution Championship Series. Se gli eventi futuri avranno lo stesso risultato dell'Evo 2024, questo festival di giochi di combattimento continuerà a far emozionare Las Vegas per gli anni a venire.